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Crisi in Grecia: Perché È GIUSTO fottersene spiegato in 1 minuto

Crisi in Grecia: perché È GIUSTO fottersene senza preoccuparsi di eventuali conseguenze in Italia?  Te lo spiego in 1 minuto. (Contando i secondi)

  1. L’Italia non è la Grecia (10imo secondo)

  2. Con 11 milioni di abitanti (contro 60) l’economia Greca vale “un terzo di quella della Lombardia” citando il presidente di Confindustria Squinzi

    La complessità della economia Italica è SENSIBILMENTE più ELEVATA di quella greca e le previsioni di crescita per le economie complesse sono migliori (fortunatamente aggiungo io) rispetto a quelle meno complesse, come dimostra il The Atlas of Economic Complexity

    L’Indice di complessità funziona per una ragione: più è complessa, maggiori sono le conoscenze che si accumulano in quella economia. Nel 2013 L’indice in Italia è di 1,42; in Grecia 0,17.

  3. L’Europa non è la Grecia (25esimo secondo)

  4. “Se cade la Grecia cade l’Europa”: A chi la pensa così risponde Draghi ed il Quantitave Easing (QE) ovvero soldi (una caterva di soldi) per gli europei.

    Il nostro Debito Pubblico è alto, è vero, ma non come quello greco. Se la Grecia fallisce il loro debito viene cancellato rendendo più rischioso (e costoso) quello degli altri paesi UE (come l’italia).

    Prestereste soldi a chi è partner di un fallito? Probabilmente no. Fortunatamente però ci sono Draghi e il Quantitave Easing: Spagna, Italia, Francia e Germania sono i maggiori beneficiari. Fino a settembre ’16 sgancerà 60 miliardi di euro AL MESE.

    Quindi rischio annullato (o quasi).

  5. Gli italiani non sono i Greci (40esimo secondo)

I Greci sono poveri, veramente poveri; Gli italiani un po’ meno.

Secondo i dati di Banca d’Italia,  “le famiglie italiane mostrano nel confronto internazionale un’elevata ricchezza netta, pari nel 2012 a 8 volte il reddito lordo disponibile”

Di che cifre parliamo? 8.728 miliardi di euro, corrispondenti in media a 356.000 euro per famiglia. Le attività reali (abitazioni, terreni, ecc.) rappresentavano il 60% del totale, quelle finanziarie (mutui, prestiti personali, ecc.) il 40.

Insomma abbiamo 8728 miliardi di motivi per non preoccuparci

Conclusioni ( 50esimo secondo)

Cosa possiamo fare allora oltre ad andare al mare (com’è è giusto)?

Se sei un lavoratore ti stai specializzando in quello che fai? Se sei un’azienda stai diventando sempre più unica nel tuo genere? Sei al passo coi tempi utilizzando al meglio gli strumenti di marketing e le nuove tecnologie per aumentare i fatturati?

Se si, non temere. Se no, dovresti iniziare a preoccuparti (o continuare a farlo). Se invece vuoi fare qualcosa alza il culo e clicca qui

1 minuto.

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